NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

04.07.2015 16:30

NUOVO CONSIGLIO
DIRETTIVO PER IL COMITATO DI QUARTIERE
"ARCI"

Il 27 Giugno 2015 l'Assemblea del
Comitato di quartiere "Arci" ha eletto il
nuovo Consiglio Direttivo che durerà in carica cinque
anni, a farne parte:

Marco Montanari -Presidente

Furio Pacifici -Vicepresidente

Daniele Pastore - Segretario

Ernesto D'Ettorre -Vicesegretario

Emilia Frittella -Tesoriere

Diego Friscia

Bruno Morelli

Oreste Panarini

Tina Pelliccia

Annarita Trentini

Marzia Zucconelli

Patrizio Pastore


Qualil ruolo del Comitato di Quartiere?

"Il Comitato di quartiere non ha scopi di lucro essendo un'organizzazione no profit che si avvale del volontariato dei propri membri, è apartitico e mantiene la propria autonomia nei confronti dei partiti politici, delle
associazioni sportive, sociali e culturali operanti nel o fuori il quartiere; è formato da cittadini che si incontrano attraverso riunioni periodiche, utilizza una bacheca per mantenere la visibilità
delle comunicazioni e dei programmi in calendario e/o per favorirne la partecipazione. Agisce al fine di rendere
responsabile la cittadinanza delle scelte amministrative e sociali che riguardano la comunità, nonché al fine di
farsi interprete e promotore degli interessi dei cittadini del quartiere presso le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione. Si avvale dei mezzi moderni di comunicazione, come il web, che consentono alle libere associazioni come i "comitati di quartiere" potenzialità notevoli per divulgare i programmi e le attività al
fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini residenti nel quartiere".

Volendo fare un bilancio quali sono state le attività svolte fino ad oggi a favore del Quartiere "Arci" dal
precedente Consiglio Direttivo?

Diego Friscia - Presidente uscente: " il Comitato negli ultimi tempi ha affrontato momenti difficili, il quartiere "Arci" da sempre è stato destinatario di promesse non mantenute da parte delle Amministrazioni Comunali,
piùpassavail tempo più aumentavano i disagi e più le promesse venivano disattese. Le ragioni le conosciamo tutti, la mancanza di fondi da destinare al quartiere. Questo è stato motivo di risentimento nei confronti della
politica e delle istituzioni ed impropriamente anche verso lo stesso Comitato.
Nel Frattempo il quartiere è cresciuto, molte famiglie sono venute ad abitare agli Arci per ragioni economiche, le case hanno prezzi e canoni di locazione più bassi rispetto al centro, ci sono meno barriere architettoniche e più spazio per parcheggiare, ma mancano molti servizi essenziali e alcuni come la scuola sono stati soppressi. Nuclei abitativi, negli anni, sono sorti spontaneamente moltisono abusivi. Attualmente nel quartiere vivono circa 3000 persone. Nonostante tutto il Comitato  ha accolto con piacere di rientrare nel progetto pilota di ASA ricevendo il servizio di raccolta differenziata con conferimento mediante ritiro porta a porta che dovrà portare ad
una riduzione della tariffa ambientale a carico delle famiglie, sempre presente ai tavoli istituzionali con spirito collaborativo e propositivo; per sopperire alla carenza idrica estiva ASA ha attivato su nostra richiesta il servizio di autobotte per l'acquisto di acqua, portabile direttamente a domicilio; ACEA ha predisposto la modulistica per richiedere una nuova fornitura idrica attraverso la quale censire le utenze domestiche che
potranno allacciarsi alla dorsale idrica esistente. Abbiamo ottenuto chiarezza in merito ai finanziamenti destinati alla messa in sicurezza della Strada Arci a cura della Regione Lazio, attualmente si attende la gara d'appalto
per affidare i lavori che è prevista per la fine di Luglio; i recenti incontri con il Sindaco, gli Assessori ed i tecnici degli uffici preposti hanno portato la Giunta a deliberare l'avvio della procedura per il Piano di Recupero dei nuclei edilizi sorti spontaneamente ai sensi della L.R. 28/1980 accogliendo di fatto le Istanze del Comitato di
Quartiere Arci.

Nell'ultimi mesi ci siamo avvalsi della consulenza gratuita di tecnici che ci hanno guidato a prendere decisioni importanti migliorando la nostra comprensione sul piano urbanistico e legale, unringraziamento all'Arch. Alessandro Panci e all'Avv.David Conti per la prezioso collaborazione, il loro supporto è stato
fondamentale per raggiungere i risultati ottenuti".

 Qual l'eredità da lasciare al neo eletto Consiglio
Direttivo?

Emilia Frittella membro del comitato fin dalla sua costituzione nel 2003:

" Sicuramente l'eredità più grande è lo spiritoche anima da sempre i membri del comitato, la grande motivazione, l'amore per il quartiere ed il desiderio di vederlo migliorare e progredire. Molte
famiglie nuove sono venute ad abitare nel quartiere, a loro auguro di vivere il quartiere non nel quartiere. Gli ultimi anni sono stati difficili, hanno visto l'allontanamento di molte persone dal comitato che vogliamo rivedere presto partecipi. Oggi il Comitato ha avuto la forza di rinnovarsi di ricominciare un nuovo corso che farà tesoro delle esperienze acquisite e che vedrà il contributo di forze nuove, giovani e capaci.
L'eredità è pesante, è sacrificio è abnegazione ma il nuovo Consiglio direttivo ha tutte le qualità
per restituire al Comitato di quartiere il suo ruolo chiave nei rapporti con le Istituzioni pubbliche e con il mondo dell'associazionismo e nella promozione del territorio".

Quali sono i programmi, gli indirizzi del Nuovo Consiglio Direttivo?

Marco Montanari - Presidente in carica:
"Sono onorato di rappresentare il quartiere Arci, e ringrazio per la stima e la fiducia conferitemi, il Comitato
oggi vuole ritornare ad essere un centro di aggregazione per gli abitanti e le famiglie del quartiere. Vuole avvalersi della presenza dei giovani, creare per loro dei laboratori, dei punti di aggregazione permanenti dentro e fuori il quartiere; Da anni sono impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato, realtà
fondamentali per la vita sociale della città ma che troppo spesso sono messe in secondo
piano. Negli anni ho imparato che la vera forza per ottenere risultati positivi sta nella voglia di partecipare di stare insieme, di rispettarsi,  di ascoltare e soddisfare le esigenze di tutti, dei giovani, degli anziani, delle famiglie, dei disabili. Il quartiere Arci, dove vivo dal 2009, è un quartiere grande, importante, bello per la
sua posizione, per il suo paesaggio, per la sua natura, ma non privo di problemi, manca di una rete idrica e di una rete di illuminazione pubblica, le strade interne sono inagibili. Famiglie e malati vivono in condizioni di
estremo disagio, a volte basta una semplice pioggia per rimanere isolati. Da anni le Amministrazioni Comunali che si sono alternate hanno promesso di risolvere le nostre innumerevoli difficoltà senza raggiungere gli obiettivi attesi. Questo ha creato un vuoto tra i cittadini e le istituzioni, vuoto che sarà difficile colmare se non si smette di guardare al passato e non ci si concentra a lavorare per il futuro del quartiere. Fondamentale a tal fine il contributo dei giovani, loro hanno poco passato e tanto futuro, loro potranno disegnare il
quartiere come lo desiderano, spero pertanto in un loro ampio e vivace coinvolgimento.

Nel quartiere dobbiamo far arrivare i servizi essenziali, dovrà ritornare la scuola, si dovrà ampliare la chiesa che da sempre è centro di aggregazione per i nostri cittadini, un ringraziamento al giovane parroco
Don Andrea Pasquali che ha dimostrato che l'amore per gli altri è la più grande forza attrattiva. Il quartiere deve rinascere con il contributo di tutti, in particolare mediante il lavoro delle associazioni sportive, sociali e culturali
che vorranno svolgere attività nel quartiere rendendolo vivo e partecipato, significativa dovrà anche
essere la partecipazione degli operatori economici e di coloro che vorranno investire e fare impresa nel quartiere erogando nuovi servizi ai cittadini, non meno importante la sicurezza del quartiere, già chi mi ha preceduto alla guida del Comitato ha chiesto ed ottenuto da parte delle forze dell'ordine un
potenziamento della vigilanza, che spero verrà ampliata fino ad estendersi quanto più capillarmente".


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