LETTERA AL SINDACO

08.07.2014 23:04

Tivoli,  08 luglio 2014

Alla C.A. del Sindaco di
Tivoli, sig. Giuseppe Proietti

Esimio signor Sindaco chi Le
scrive è il COMITATO QUARTIERE ARCI, nelle figure del suo presidente Paolo Marini,
vicepresidente Diego Friscia, il direttivo  e soci tutti. In quanto comitato di quartiere
siamo la voce di più di duemila residenti fissi,senza contare le numerosissime
presenze in più  dei mesi primaverili ed
estivi.

Il motivo di questa comunicazione ufficiale è la DENUNCIA DEL
GRAVE STATO DI ABBANDONO da parte dell'amministrazione comunale nei confronti
del nostro e Suo quartiere, l'ARCI per l'appunto, tra i più grandi di Tivoli,
insieme al coesistente ELEVATO DEGRADO  CIVILE e quindi, di conseguenza, SOCIALE.

Due situazioni queste, ABBANDONO
e DEGRADO, che ormai da svariati decenni affliggono il quartiere ARCI e che,
invece di essere affrontate e risolte, sembrano in ogni occasione aggravarsi
sempre di più, non per puro caso, ma quasi come risposta ad una SCELTA
VOLONTARIA, SCIENTIFICA e PERVICACE.

Purtroppo signor Sindaco cisembra che anche la Sua

amministrazione si stia allineando con questa "filosofia" di governo, visto che
la gravità della situazione del nostro quartiere, ad oggi, non ha incontrato
l'interesse Suo, del Suo Presidente del Consiglio e dei Suoi Amministratori
all'uopo preposti.

La Strada principale di accesso è a rischio Frana!Una situazione, questa,
aggravatasi in modo preponderante negli ultimi due anni, ovviamente MAI AFFRONTATA IN
MODO SERIO e SCIENTIFICO, col solo risultato che da un anno la strada è
semplicemente stata resa percorribile ad una sola corsia, in senso alterno, da
due semafori fatiscenti.

Intendiamo dunque  DENUNCIARE LA GRAVITA' in cui versa la
strada e con l'occasione,  RICHIAMARE LEI
(in quanto Sindaco) e la Sua AMMINISTRAZIONE
TUTTA alla RESPONSABILITA' CIVILE e PENALE nei confronti sia della persistenza
di questa situazione di grave pericolo, sia nei riguardi dell'esistenza di una OMISSIONE
DI PUBBLICO SERVIZIO ai cittadini
tiburtini che comunque versano all'erario regolari tasse tanto quanto  gli altri abitanti del centro.

Problema, quello della strada di accesso, che ne ha aggravato degli altri, già esistenti, e creatone altri
ancora.

La limitata percorribilità della strada di accesso (sia in dimensioni di ingombro dei mezzi, ma anche di
peso massimo transitabile) ha comportato da subito:

 - La  Riduzione drastica del Servizio di Nettezza Urbana

 - L'Azzeramento del servizio di trasporto pubblico

 - La Difficoltà estrema, per i residenti di usufruire (a proprie spese) di servizi

   basilari quali lo svuotamento di fosse biologiche

 - La Difficoltà estrema, per i residenti, di usufruire del servizio fondamentale

   di approvvigionamento  di acqua potabile.


 

Nei riguardi della nettezza urbana, la società ASA ha semplicemente ridotto drasticamente il servizio di
svuotamento dei cassonetti (della presenza di operatori ecologici a piedi non
ne vogliamo neanche parlare, visto che all'ARCI NON SI SONO MAI VISTI).

Si vocifera anche che presto l'ASA provvederà a TOGLIERE LE CAMPANE PER LA RACCOILTA DIFFERENZIATA,
aumentando ancora di più il degrado civile e sociale del quartiere

 Il servizio di trasporto pubblico, invece, E' STATO DEL TUTTO SOPPRESSO, non solo rendendo necessario l'uso dell'automobile a
chi, CIVILMENTE, sceglieva di non servirsene ma ha anche RESO INVALIDI MOLTI  RESIDENTI (ANZIANI E PORTATORI  DI  HANDICAP)
CHE AVEVANO  NEL  BUS  CAT L'UNICA  POSSIBILITA' DI  SPOSTAMENTO.

Riteniamo che la riduzione e l'eliminazione di questi due servizi fondamentali si possano anch'essi
inquadrare in una OMISSIONE DI PUBBLICO SERVIZIO della cui responsabilità Lei,
signor Sindaco, si deve fare carico, cercando di arrivare quanto prima ad una
regolarizzazione e ripristino.

Per quel che riguarda poi le estreme difficoltà di accedere a servizi essenziali quali SVUOTAMENTO DI FOSSE
BIOLOGICHE e APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA POTABILE,  Le vorremmo ricordare, signor Sindaco, che LA
MAGGIOR PARTE DEL QUARTIERE ARCI A TUTT'OGGI  E' SPROVVISTO SIA DI RETE FOGNARIA CHE DI RETE
IDRICA per cui i residenti, anche loro cittadini tiburtini, che pagano tasse
per SERVIZI CHE NON OTTENGONO, debbono necessariamente ricorrere A PROPRIE
SPESE ULTERIORI ai servizi di aziende private di spurgo (per le fosse settiche)
e a pozzi privati (per l'acqua). Questo senza contare i tantissimi casi di
residenti, che dopo decenni dall'averli realizzati si sono ritrovati con pozzi
con ridottissima quantità d'acqua giornaliera se non addirittura con acqua
inquinata fino a molti casi di asciugamento totale del pozzo.

Queste persone, SONO COSTRETTE ALL'APPROVVIGIONARSI DI ACQUA AL PRIMO FONTANILE DISPONIBILE, CON
BOTTIGLIE, SECCHI O PICCOLI CASSONI DA METTERE IN MACCHINA, PROPRIO COME SI
FACEVA ANTICAMENTE.

Non solo il danno quindi, ma
anche la beffa di vedersi aumentare i problemi quotidiani da una strada di
accesso che andava messa in sicurezza già da qualche anno.

Per non parlare poi della  SITUAZIONE DELLE STRADE E URBANIZZAZIONE
GENERALE  che, i fatti lo dimostrano, non sono stati mai
affrontati fino ad oggi e risolti, come ad esempio la chiusura dell'unica
scuola mai riaperta e

l' adeguata locazione per la
nostra Chiesa da anni situata in una preesistente stanza della casa cantoniera!


QUESTA SITUAZIONE NON PUO' E NON DEVE DURARE ANCORA
TROPPO A LUNGO !!


Preannunciandole che seguiremo tutte le vie che  la vita civile ci mette a disposizione,

chiediamo
con forza UN INCONTRO URGENTE

con Lei, signor Sindaco, e con i Suoi Assessori ai Lavori Pubblici, Urbanistica, all'Ambiente, al Patrimonio
e alle Politiche Sociali/Welfare

Soprattutto, signor Sindaco,
le chiediamo la grande cortesia di poter venire a visitare con noi il quartiere
ARCI, così da rendersi conto di persona della gravità della vita sociale che lo
pervade, in particolar modo nelle zone meno frequentate  ma comunque ABITATE DA TIBURTINI che hanno
bisogni da dover essere soddisfatti.

Certi di una Sua rapida e
cortese risposta le porgiamo i nostri distinti saluti

                                                              
   
Presidente C.Q. Arci       

   Paolo Marini

   Vicepresidente C.Q.Arci

   Diego Friscia

                                                                                            

                                                                                            

                                             


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